Aiuto chiamate il Prefetto!! Ci sono i ciclisti sulla Nomentana!

La fuga dei cervelli dal consiglio comunale di Roma è ormai conclamata! I tre giorni di Massa Critica 2014, anziché promuovere una riflessione sulla indegna gestione della mobilità romana, hanno spinto alcuni consiglieri ad invocare la forza pubblica per impedire il libero spostamento di gruppi numerosi di ciclisti.

Sulla stessa linea il TGR che, invece di informare, spende 5 secondi netti all’edizione delle 14.00 per dire “ciclisti sulla Colombo, tensione con gli automobilisti”. Ad Onda verde, Anas e Isoradio, invece non si sono accorti  di nulla.

Ma che dobbiamo fare di più?? E’ quasi un anno che è stato eletto il Sindaco Marino e non è cambiato assolutamente nulla. Anzi qualcosa sulla Nomentana è cambiato, in peggio. Il progetto è diventato innocuo, è stato ridotto, spezzettato, accorciato e reso pressoché inutile. E nonostante ciò, non viene ancora realizzato.

Ci hanno detto innumerevoli volte di essere pronti a partire, ma non si parte. L’ultima scusa è che manca il parere della Soprintendenza. Ovviamente non è vero, la realtà è che la ciclabile non la vogliono fare.

La mobilità sostenibile in generale non interessa i dirigenti capitolini. Hanno capito che è un buon argomento, infatti l’hanno ficcata in tutti i programmi elettorali, da destra a sinistra. Ma è solo un argomento per attirare consensi. Nella realtà è molto meglio vendere benzina ed automobili, fare multe, strade e parcheggi tariffati.

Non sono riusciti a fare neanche le cose più semplici ed a costo zero; l’ordinanza per le bici in cortile, il limite a 30km/h, gli attraversamenti pedonali rialzati, la ztl con un orario serio, la pedonalizzazione bufala ai Fori, e non elenco altro perché non ho più voglia di continuare.

Prima o poi lo chiudo questo blog. Io sono pratico, non ho bisogno di ciclabili per muovermi a Roma. Mi impegnavo per i miei figli, quando erano piccoli. Ora vanno all’università e sono bravi, andranno a lavorare all’estero.

E’ la fuga dei cervelli bellezza, e non puoi farci niente, qui ormai rimangono solo i coglxxxx, in particolare nel consiglio comunale.

gf

 

 

 


Ciclabile Nomentana, il progetto sabotato! Lo abbiamo denunciato al sindaco ma..

Glielo abbiamo detto chiaro, il nuovo progetto è un sabotaggio, i tecnici non hanno idea di come si faccia una ciclabile, eppure il sindaco Marino è tranquillo “vedrà che sotto la guida dell’assessore Improta si troverà la soluzione migliore”

Noi non siamo tranquilli affatto. Il progettista responsabile è l’arch.Pierfrancesco Canali, lo stesso della disastrosa ciclabile di Viale Palmiro Togliatti. Se la ciclabile Nomentana verrà realizzata così come prevede il nuovo progetto, sarà inutilizzabile. Un disastro per la mobilità ciclabile di tutto il quadrante nomentano.  E noi faremo tanto di quel casino che cadrà la giunta. E’ una promessa.

Abbiamo già protocollato le nostre osservazioni, e per maggior chiarezza le ripetiamo qui, sono tre, semplici semplici:

La ciclabile per funzionare deve avere queste caratteristiche minime:

1 Deve essere continua, senza interruzioni.

2 Deve arrivare a Piazza Sempione

3 Ai passi carrabili ed agli incroci senza semaforo le bici devono avere la precedenza sulle auto


Ciclabile Nomentana: corta e modesta subito!!

Ovvero; come depotenziare e rendere innocua una ciclabile che altrimenti poteva essere rivoluzionaria!

Ieri i rappresentati del Secondo e Terzo Municipio ci hanno presentato a sorpresa il nuovo progetto della ciclabile nomentana, che dovrebbe  essere realizzato a brevissimo termine. Doppio stupore!! Il primo per la notizia di un imminente appalto che credevamo ormai dimenticato, il secondo per la revisione di un progetto che era già stato discusso e approvato molti anni fa.

Marchionne Prudente

nella foto:

Il presidente del Terzo Municipio Paolo Marchionne con Massimo Prudente che scruta le carte; al lato Patrizia Brescia e Vito De Russis

Uno sguardo alle carte e l’amara sorpresa. Il progetto si è afflosciato; non si arriva più a Piazza Sempione  ma a Via Valdarno,  ai passi carrabili i ciclisti devono dare la precedenza, in molti punti la pista scompare, a metà strada ci si sposta dal lato destro al sinistro della Nomentana, e per evitare il tratto un po’ in pendenza nei pressi di Via Bencivenga si fa un giro di un chilometro nell’ansa dell’Aniene. Insomma, quanto basta per far preferire la carreggiata ordinaria alla maggioranza dei ciclisti, e soprattutto, non invogliare le migliaia di potenziali ciclisti a lasciare auto e moto per la bici.

Abbiamo 24 ore per presentare osservazioni e suggerimenti al dipartimento mobilità, giovedì 30 gennaio c’è la conferenza dei servizi.  Ci dice il presidente del terzo municipio Paolo Marchionne.

Ci guardiamo con gli amici ciclisti… che facciamo? Ci incazziamo? Rovesciamo il tavolo? Marchionne aggiunge; questo lavoro si fa perché è arrivato un finanziamento europeo specifico per realizzare piste ciclabili. E’ fuori dal piano quadro, e non ha nulla a che vedere con i biciplan di quartiere. Questa è un’offerta del giorno, prendere o lasciare. Alla conferenza dei servizi di giovedì possiamo presentare osservazioni, ma se chiediamo la revisione del progetto i tempi si allungano e scade il termine per spendere quei soldi.

Ok, discorso chiarissimo. Facciamola!  Vi appoggiamo pienamente, e vi sosterremo e difenderemo durante tutti i lavori.

In corso d’opera faremo le nostre istanze, chiedendo di eliminare gli errori più grossi, come le precedenze ai passi carrabili; ma quando i lavori saranno alla fine  ed i difetti saranno palesi ed evidenti a tutti, protesteremo duramente con il sindaco ed i responsabili dell’opera.

Ed ora entriamo nello specifico:

Un po’ di attenzione: verso sinistra direzione Piazza Sempione, verso destra direzione Porta Pia.

ponte - caserma2 In alto a destra c’è la caserma, al centro in alto lo svincolo per la tangenziale direzione San Giovanni, a sinistra il ponte sulla tangenziale. La ciclabile colorata di rosso arriva da Porta Pia lato destro; all’altezza dello svincolo scompare, e riappare al lato sinistro dopo almeno 100 metri di attraversamenti da fare con la bici a mano. Poi  (fuori dall’immagine) gira a sinistra verso la fermata FM Nomentana, con un altro attraversamento pericoloso a mano all’imbocco della rampa per la tangenziale in direzione Salaria.

Il precedente progetto, molto più semplice e lineare, proseguiva dritto verso Piazza Sempione con attraversamenti dedicati e ciclosemafori. Possiamo stare sicuri che ben pochi ciclisti faranno tutto questo giro con semafori pedonali e bici a mano, la maggior parte andranno dritti sulla carreggiata (o abusivamente sul marciapiede).

Seconda scansione, attenzione ai dettagli:

Passi carrabili pressi Ventuno Aprile1

Questo è un tratto nei pressi di Viale Ventuno Aprile, ci sono vari passi carrabili, la pista si interrompe davanti ai passi carrabili, e, aguzzate la vista, al margine della pista ci sono le linee d’arresto alla corsia destra. Questo significa che il progettista, contro le disposizioni del C.d.S, ha previsto di dare la precedenza a chi entra ed esce dai passi carrabili; in caso di sinistro è facile capire quali sono le conseguenze civilistiche di tale fesseria.  Sembra incredibile ma alcuni comuni lo fanno, e rischiamo di trovarci con la ciclabile nomentana come quella di questa foto, con ridicolo sciupio di cartelli:

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Andiamo avanti; in alcuni tratti la pista scompare, osservate qui sotto, il tratto tra Via Giuseppe Vasi e Via Sant’Angela Merici:

Via Vasi - S.Merici1

la pista scompare. Perché? Conoscendo la strada, probabilmente per fare posto alla corsia di svolta a destra. Questo è un errore di progettazione da cartellino rosso. La pista può essere interrotta e ripresa quando è a senso unico, i ciclisti possono fare tranquillamente un tratto in carreggiata e poi riprendono la pista. Ma qui stiamo parlando di una pista a doppio senso. Chi va in direzione centro viaggia a senso contrario delle automobili, come fa a passare? Inoltre in quel tratto il marciapiede è stretto. Inaccettabile e totalmente fuori norma. Stesso errore nei pressi di Via Batteria Nomentana.

Non voglio dilungarmi oltre in tecnicismi, accenno solo che in molti incroci non sono previsti gli attraversamenti ciclabili, ma solo pedonali (quindi con bici a mano) e la pista si ferma parecchi metri prima dell’attraversamento. Non è chiaro come la pista è divisa dal marciapiede, c’è un gradino per evidenziare a pedoni e ciclisti il confine, o cambia solo colore il pavimento? Inoltre non sembrano essere previsti paletti e cordoli per impedire il parcheggio abusivo. C’è invece, il cordolo anti sportellata nei tratti dove le auto parcheggiano in parallelo alla pista.

In conclusione, dopo un ampio confronto con gli amici ciclisti, io darei questi quattro suggerimenti:

1) Ai passi carrabili rispettare il C.d.S. e non interrompere la pista. Chi esce dall’area privata attraversa marciapiede e pista ciclabile, e deve dare la precedenza a tutti gli altri utenti della strada, non il contrario.

2) Se proprio non possiamo arrivare a Piazza Sempione con la pista in sede propria, almeno tracciamo una bikeline per terra. Da Via Bencivenga a Piazza Sempione è fattibilissima una corsia laterale di un metro di larghezza per senso di marcia, evidenziata solo da una striscia bianca ed il simbolo della bici ricorrente. In quel tratto non c’è parcheggio ne corsia bus. Si può fare con spesa minima e supplirebbe discretamente al taglio subito dal progetto originale. Restituirebbe un po’ di respiro a tutta l’operazione.

3) Dare continuità alla pista, ci sono decine di interruzioni ingiustificate; la striscia rossa deve continuare anche nelle intersezioni ed ai passi carrabili. Aumenta la visibilità della pista e rende chiaro che sono le auto a salire sulla pista, non sono le bici a scendere in strada.

4) FATELA SUBITO!!!

Per un dettaglio delle singole posizioni trovate un bell’articolo di Mario Vicentini su amicoqua

gf


Striscia la Notizia si interessa finalmente all’incredibile vicenda del parcheggio interrato di Porta Pia

Ecco il link al servizio di Striscia andato in onda a dicembre 2013:

Servizio di Striscia la Notizia sul parcheggio di Porta Pia

Pressoché uguale al servizio che avevamo prodotto e pubblicato noi il 12 marzo 2012!

https://ciclabilenomentana.wordpress.com/2012/03/21/ce-un-maxi-parcheggio-sotto-porta-pia/

la costruzione del parcheggio risale al 1968!!!

Costruzione sottovia Porta Pia

 

E c’è ancora un divieto di accesso dell’epoca:

Divieto di accesso parcheggio

 


Ma si! Ammazzatevi pure… a Via Nomentana angolo Viale della Regina..

Continuano gli incidenti gravi all’incrocio tra Via Nomentana e Viale Regina Margherita. L’ultimo qualche giorno fa, con un motociclista in codice rosso.

http://www.romatoday.it/cronaca/incidente-stradale/via-nomentana-viale-regina-margherita-28-ottobre-2013.html

La causa, a nostro avviso, è drammaticamente banale: il semaforo è poco visibile.

Ci sono solo i semafori sul palo basso, manca la lanterna alta. Su tutta la Nomentana, come del resto in tutte le via larghe, il semaforo oltre ad essere posizionato su un palo al lato della carreggiata, è ripetuto in alto, sul prolungamento curvo del palo che si protende verso il centro della carreggiata. All’incrocio con Viale della Regina incredibilmente manca. Ed il semaforo, specie se state superando un autobus, è invisibile.

NomentanaxReginamargherita1 La foto mi sembra chiara, è stata scattata a circa 20 metri dalla linea di arresto, il punto di vista è quello di un qualsiasi guidatore nella carreggiata centrale, c’è un autobus sulla corsia preferenziale a destra, e il semaforo è invisibile.

Nomentanax Regina Margherita2

Ecco una panoramica. Ci sono solo i due semafori bassi al lato destro, manca la lanterna alta. Chi viaggia sulla corsia centrale supera un autobus, non vede il semaforo, magari non si accorge neanche che c’è un incrocio, e magari si ammazza; lui e qualcun’altro.   Toc, Toc, ufficio tecnico secondo municipio? Sono anni che sta così, vi ricordate Alessio e Flaminia? Nel 2008 era già così. Varie volte negli anni l’ho fatto presente ai vigili in servizio sul posto. Ma è possibile che lo dobbiamo segnalare noi ciclisti?
P.S. da qualche tempo la lanterna alta è sparita anche all’incrocio con Via Spallanzani.  Una decisione del ufficio tecnico? Un furto? Serviva da un altra parte e l’hanno presa da lì? Per fortuna è sparita solo in direzione di Montesacro, quella in direzione centro è ancora lì. Almeno fino a stamattina..


Il Ministero pensa a noi…

Siamo stati citati dal sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti!

Guardate questo pezzetto di “Geo” Rai1 del 3 ottobre, si parla di biciclette e codice della strada, e al minuto 5.40 il sottosegretario D’Angelis cita come esempio di fattibilità la Ciclabile Nomentana.

E’ incredibile di come anche al Ministero, dovendo citare una ciclabile importante e facilmente fattibile, viene in mente subito la Nomentana; però poi non la fanno!

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-51036531-383a-4103-9abf-23846c605708.html

 


Il Sindaco in bici sulla Nomentana!

Acc… a saperlo ti aspettavamo per fare una pedalata insieme ed illustrarti le nostre ragioni!! Hai visto qual’è la situazione? Conosci il progetto? Lo sai che il progetto della ciclabile è scaricabile dalla homepage di questo blog (e non c’è sul sito del Comune!?)  Quando ripassi che ne parliamo?

 

Ignazio Marino in bicicletta sulla via Nomentana

Il primo cittadino ha percorso la consolare sulla sua due ruote scortato da due agenti della Polizia Locale di Roma Capitale per andare al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Montesacro

Ignazio Marino in bicicletta sulla via Nomentana
Ignazio Marino in bicicletta sulla via Nomentana

Una sorpresa nel traffico della via Nomentana questa mattina per i romani che si sono trovati a passare sulla consolare intorno a mezzogiorno. A circolare in  bicicletta sulla corsia preferenziale c’era infatti il sindaco di Roma Ignazio Marino.


Tavola rotonda del 20 settembre al Terzo Municipio

Ecco il video della conclusione con il presidente Paolo Marchionne e l’assessore all’ambiente Gianna le Donne.

Peccato che la ciclabile nomentana non è di competenza del Terzo Municipio, perché altrimenti l’avremmo già fatta…

 


Venerdì 20 settembre alle ore 17.00 tavola rotonda sulla mobilità sostenibile presso la Sala Consiglio del Terzo Municipio a Piazza Sempione

Il Terzo Municipio, in occasione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, ha organizzato una Tavola Rotonda sul tema della Mobilità Partecipata, che si terrà venerdì 20 settembre p.v. alle ore 17.00 presso la Sala Consiglio nella sede municipale di Piazza Sempione,15.

L’incontro è pubblico e parlerà anche un rappresentante del comitato ciclabile nomentana subito.

 Si affronterà il tema della mobilità con un confronto tra Istituzioni, Comitati, Cittadini ed Associazioni, per discutere di nuovi modelli di mobilità nel territorio, passando per piste ciclabili, zone 30 e pedonalizzazioni. L’incontro sarà finalizzato a progettare e a raccogliere idee sulla mobilità nuova in III Municipio.

 La Settimana, in programma dal 16 al 22 settembre rinnova a Roma, così come in molte altre città d’Europa, l’appuntamento internazionale della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, promosso dalla Commissione Europea, con l’obiettivo di incoraggiare i cittadini all’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi e sostenibili.


Così non va

Pubblichiamo il comunicato stampa del Coordinamento Roma Ciclabile, di cui il Comitato ciclabile nomentana subito, fa parte:

A.D.P. Ass. Diritti Pedoni, Ass. Consorzio Monte Bocca Leone, Biciebike, Ass. BLUE & GREEN (fed. F.I.E.), CENSIS Centro Studi Investimenti Sociali, ASD Circolando Idee in Movimento, CAI Club Alpino Italiano Roma, Comitato ciclabile nomentana subito!, Conf. Naz. artigianato e piccola e media impresa CNA Roma, Comitato Bikesharing Roma, Coop. Articolo Uno, Cycom FAO Staff, CSI Centro Sportivo Italiano, Dip. Ingegneria civile, edile, ambientale (DICEA) Univ. Di Roma “Sapienza”, eAdessoPedala,  FCI Federazione Ciclistica Italiana Lazio, FIAB Roma Naturamici, FIAB Roma OstiainbiciXIII, FIAB Roma Ruotalibera, FIAB VediRomainbici, Gruppo Pedalando Uniti x Roma Ciclabile, Gruppo Sport e Natura, Insieme per l`Aniene, Ist. Naz. di Urbanistica INU Lazio, Italia Nostra Lazio, ISFORT Istituto Sup. di Formazione e Ricerca per i Trasporti, Legambiente Lazio, ASD Pedalando Roma, Touring Club Italiano, RICREA Associazione Di Promozione Sociale Sportivo Dilettantistica, UISP Comitato di Roma, UPTER Univ. Popolare dello Sport

 

 

www.romaciclabile.orgc.romaciclabile@gmail.com

. COMUNICATO STAMPA – 17 settembre 2013

Vogliamo Roma tutta ciclabile

Caro sindaco Marino e caro assessore Improta, così non va.

Abbiamo appena letto su la Repubblica di un itinerario ciclopedonale – raccordo anulare ciclabile – nel centro storico di Roma.

Dovremmo essere contenti e invece non lo siamo. Non entriamo nemmeno nel merito. Osserviamo solo che ricominciamo con le opere estemporanee quando c’è un Piano della ciclabilità approvato. Vogliamo semplicemente che si realizzi il Piano, magari cambiato dove non va, non opere che nascono da iniziative improvvisate. E’ un opera meditata? Con chi? Non mi risulta che le associazioni, almeno gran parte di esse (il Coordinamento Roma Ciclabile ne rappresenta 32), siano state anche sommariamente interpellate. Ci sono tecnici che hanno lavorato alla redazione del Piano. Non ci risulta ne sappiano nulla. Il Piano non va? Lo si dica e lo si modifichi, lo si cambi, magari si dichiari che si vuole lavorare senza piano e strategia, ma lo si dica. Sono passati quattro mesi e non si vede ancora niente.

Noi ci opponiamo a questo modo di lavorare

E’ quello seguito fino ad oggi dalle precedenti amministrazioni, opere isolate, che non fanno sistema, che non sono condivise, non sono dentro una strategia. L’opposto di quello che ci aspettiamo da questa amministrazione. Al di là della giustezza o meno del progetto.

Perché, e questo deve essere chiaro, noi vogliamo una Roma tutta ciclabile, una rete di percorsi ragionati che faccia sistema, fatto di ciclabili protette solo quando necessario, e di gran parte della città a traffico calmierato (zone 30). E molti altri servizi e attività. Perché solo così la ciclabilità diventerà una alternativa seria al traffico delle auto. Come in tutta Europa.

E per questo, nonostante tutto, serve un piano e una strategia per attuarlo. Serve un ufficio vero, non l’iniziativa pur lodevole di singoli consiglieri, che faccia progettazione e abbia competenze tecniche vere, che coinvolga sistematicamente gli altri uffici, le associazioni e i cittadini, che abbia un responsabile politico dedicato.

Poi si potrà anche cambiare programma davanti ad una nuova e buona idea.